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Corradino Montanaro
Il cinema-teatro della Casa Canonica
Il nostro “Cinema Paradiso”




Corradino Montanaro
    • Il cinema-teatro della Casa Canonica: il nostro “Cinema Paradiso”

Quanti films sono stati proiettati in quella sala e quante rappresentazioni teatrali sono state messe in scena sul palco del cinema - teatro della “Casa Canonica”.

Quanti ricordi sono legati a quel luogo, che tante storie ha generato, alimentato, consolidato o interrotto. Quante emozioni ancora oggi, a tanti anni di distanza, continua ad evocare in chi ha vissuto anche solo un piccolo pezzo di vita tra quelle mura.

La sala cinematografica della “Casa Canonica”, gestita dal 1969 al 1975 dall’intraprendente ed inflessibile Corradino Montanaro, spesso alla domenica si riempiva con ampio anticipo sull’orario d’inizio del primo spettacolo, dopo una lunga settimana d’attesa, cosa questa tanto più sentita da noi ragazzi! 

Si acquistava il biglietto al piccolo ed angusto botteghino e subito si entrava nella sala per accaparrarsi i migliori posti, anche per gli amici sempre in ritardo. Ci si muoveva lungo lo stretto corridoio centrale tra le due ampie file di quelle fitte e scomode poltrone di legno che occupavano fino all’inverosimile tutto lo spazio disponibile, in un crescente frastuono di urla, risate, saluti, sfottò, immersi nell’immancabile ed asfissiante nuvola di fumo di sigarette.

E riavvolgendo la pellicola dei ricordi, quasi si possono rivedere alcuni dei films lì proiettati.
Come quando, nelle fredde giornate d’inverno, si assisteva ai grandi western americani (protagonisti John Wayne o Gary Cooper) ed il pubblico partecipava veramente alla storia, applaudendo ed acclamando all’arrivo delle “giacche azzurre”, con la carica suonata dall’immancabile trombettiere. 

La stessa partecipazione si riproponeva con gran risate durante la visione dei films di Totò; così come palpabile era lo stupore della sala quando scorrevano le storie di personaggi mitologici come Ercole e Sigfrido oppure quelle del ciclo biblico-religioso come ”I dieci comandamenti” e “Ben Hur” !! Ma abbiamo visto anche: Via col vento, La Tunica, Per chi suona la campana, Ladri di biciclette, Zanna Bianca, Sciuscià e tanti, tanti altri.

Ma c’è stato anche il momento della commozione, come nel caso del film “Incompreso”. Alla fine dello spettacolo numerose ragazze avevano all’uscita occhi lucidi e fazzoletto in mano.

Accadeva però che nel bel mezzo della visione, magari nella parte più avvincente della storia, la pellicola si spezzasse oppure andasse via la corrente, cosa questa frequente d’inverno. Ed a volte ci voleva tempo prima che lo spettacolo riprendesse, mentre in sala era possibile ascoltare battute e commenti imperdibili, anche all’indirizzo del macchinista di turno appollaiato nel suo gabbiotto.

Il cinema della “Casa Canonica” è stato non solo luogo di divertimento ma anche d’incontro, forse soprattutto per gli innamorati, che in quel “luogo pubblico” trovavano un “pò di intimità”, essendo ancora rischioso allora per le ragazze parlare per strada con il proprio ragazzo.

L’altro importante ruolo svolto dalla sala della “Casa Canonica”, ancor prima che fosse adibita a cinematografo, è stato quello di “teatro cittadino”. Su quel palcoscenico sono state preparate e recitate piccole e grandi rappresentazioni, frutto delle numerosissime attività alimentate con continuità dalla potente macchina dell’Azione Cattolica.

Ed ancora oggi molti ricordano il grande evento teatrale messo in scena alla fine degli anni ’60 dal titolo “Il medaglione della Vergine”. Meticolosa e lunga fu la sua preparazione, con gran ricchezza di costumi per le nostre attrici adolescenti, cosa questa che vide per settimane molte mamme impegnate a tagliare, cucire, provare, disfare e rifare. La sera della “prima” c’erano tutti: autorità religiose, civili e militari, parenti ed amici, ognuno con abito adeguato all’importanza dell’evento, per godere dello spettacolo e decretare il gran successo di quella rappresentazione che venne replicata più e più volte.

Alla fine però, come nell’indimenticabile film di Giuseppe Tornatore “Nuovo Cinema Paradiso”, anche il nostro cinema-teatro della “Casa Canonica” è stato demolito, dopo un lungo periodo di inattività dovuta alla irreversibile crisi di settore.

Ma ancora tanti, intatti ed inesplorati restano i ricordi in chi, in quel “fantastico luogo”, ha vissuto piccole o grandi storie della propria fanciullezza o adolescenza.

La Casa Canonica
Dov'era la Casa Canonica
Dov'era la Casa Canonica


*  * Le foto sono state fornite da Michele Di Pietro
** La prima pubblicazione di questo articolo è avvenuta il 1 febbraio 2012 sul Blog di Donato Pepe, oggi Telemaco Edizioni (link: http://www.telemacoedizioni.it/2012/02/il-cinema-teatro-della-casa-canonica-il-nostro-cinema-paradiso/ )


Dino Salese (Pescara, luglio 2015)



Le foto ritrovate della Casa Canonica

Cercavo su internet informazioni su Acerenza, quando ad un tratto noto una foto a me familiare: la Casa Canonica!

Il mio stupore è stato grande, poichè da molto tempo cercavo immagini del nostro "Cinema Paradiso", del quale abbiamo raccontato parlando di Corrado Montanaro.

Allora clicco ed arrivo sul sito di un professionista, l'Architetto Pietro Di Chito di Conversano BA, che ringrazio per la disponibilità e per avermi inviato quello che oggi tutti possiamo rivedere.

L'Architetto Di Chito ha conservato questo materiale perchè nel 2002 ha partecipato al "Concorso di idee per la riqualificazione dell'area adiacente la Cattedrale di Acerenza" (concorso di idee riservato a studenti) indetto dal Comune di Acerenza e le foto facevano parte del bando di concorso.



Dino Salese
Dino Salese
Dino Salese
Dino Salese
Dino Salese
Dino Salese
Dino Salese
Dino Salese


*  * Le foto sono state fornite dal'Arch. Pietro Di Chito di Conversano BA


Dino Salese (Pescara, luglio 2015)

 
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