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Vittorio Leccese
Il Preside Leccese: illuminato precursore della scuola aperta

    



    • Un Preside illuminato ....

Mi viene da pensare alla Scuola Media “Monsignor Cavalla” quando aveva sede in Largo Seminario (U’S’m’na’r’i’), nei locali che oggi ospitano il museo diocesano, ed immediata è l’associazione al Preside Prof. Vittorio Leccese, persona dai modi sempre garbati, un vero galantuomo.


L’imponente portone d’ingresso della scuola rappresentava per noi non solo la frontiera del mondo del sapere, ma anche del luogo delle nostre pesanti fatiche quotidiane.

Appena attraversato, si imboccava la lunga scalinata che immetteva nel monumentale corridoio, sul quale si affacciavano aule e laboratori: ambienti grandi, piccoli e piccolissimi. Un labirinto! In tutte le aule c’erano vecchi banchi di legno, molti dai ripiani così consumati da rendere incerta anche la scrittura più esperta, quando si era chiamati alle prove dei compiti in classe.

E c’erano le grandi stufe a legna che d’inverno, a turno, noi alunni dovevamo alimentare.

Sul finire degli anni ’60 il nostro istituto era guidato dal Professor Vittorio Leccese, originario di Taranto, che viveva ad Acerenza con la bella moglie, la Prof.ssa Angela Suma, e con il figlio Vito.

E c’era anche la sua auto, una “Ford Cortina” di colore blu (credo) sempre parcheggiata davanti alla scuola, ostacolo fisso ed ingombrante alle nostre quotidiane ed interminabili partite di pallone giocate nello “stadio cittadino” (U’S’m’na’r’i’).

La sua figura ancora oggi mi appare molto moderna ed innovativa.

Ho sempre apprezzato quello che ha fatto per la nostra piccola scuola dell’entroterra lucano, sperimentando percorsi didattici e formativi che non ho trovato neanche nel grande liceo successivamente frequentato in Abruzzo.

Il nostro istituto era “governato” da un parlamento di studenti. All’inizio dell’anno scolastico, ogni classe eleggeva i suoi delegati che dovevano far parte del “Gruppo Sociale”, così si chiamava questo consesso di giovani apprendisti governanti. Alla presenza del Preside Leccese il parlamentino si riuniva con cadenza fissa per dibattere e decidere su tematiche varie, che potevano riguardare il funzionamento della scuola, le attività didattiche, le gite scolastiche, eventuali escursioni ed altro.

La prima riunione del “Gruppo Sociale” era dedicata all’elezione degli organi interni: il Presidente, il Segretario, e (credo) qualche membro di un ristretto direttivo. Alla fine di ogni riunione veniva redatto il verbale che rappresentava un atto di cui anche il consiglio dei professori doveva in qualche modo tener conto. E tutto questo avveniva alla presenza del Preside Leccese, che guidava le riunioni preoccupandosi di formarci a questo tipo di attività per noi inedita ed impegnativa.


Poi ha aperto la scuola alle attività integrative (grande novità per una scuola del sud, come ho potuto verificare successivamente).

Nelle ore pomeridiane ogni studente poteva partecipare ad attività formative aggiuntive che spaziavano da quelle artistiche, a quelle musicali, alle scientifiche, alle letterarie, alla proiezioni di filmati ed altro ancora.

Durante i lunghi e freddissimi inverni era bello vedere la nostra scuola sempre illuminata e con un gran via vai, fino a sera, di alunni e docenti.


Un ultimo ricordo del Preside Leccese.

Abitava in Via Sileo e una sera il piccolo figlio Vito tardava a rientrare, generando (forse) preoccupazione nei genitori.

Il Preside diede a me ed a qualche altro amico “l’incarico” di cercarlo e riportarlo a casa.

Investiti di questo “altissimo onore”, ci catapultammo per le stradine ed i vicoli di tutto il borgo, come dei veri poliziotti!

Ovviamente Vito è tornato a casa senza problemi ed anche noi, cessato l’allarme, siamo rientrati orgogliosi di quanto avevamo fatto per il “nostro comandante”.

Un caro saluto al Preside Leccese.




** La prima pubblicazione di questo articolo è avvenuta il 14 agosto 2011 sul Blog di Donato Pepe, oggi Telemaco Edizioni (link: http://www.telemacoedizioni.it/2011/08/il-preside-vittorio-leccese-illuminato-precursore-della-scuola-aperta/ )


Dino Salese (Pescara, luglio  2015)

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