Acerenza diffusa in Italia e nel Mondo

Un giorno, aprendo l'email di ACERENZADIFFUSA, leggo quello che qui, con molto piacere, voglio condividere con tutti voi.

" Sono nato con il nome di Marcos Gaston Caramuro, il 9 febbraio 1974.

I miei genitori mi hanno chiamato Gaston dal primo giorno.

Ancora oggi non capisco perché se mi chiamo Marcos come primo nome, mi chiamavano sempre Gaston.

Sono nato a Buenos Aires nel quartiere Flores, in una famiglia di classe media argentina, con mio padre Emilio José Caramuro, mia madre Maria Montero, mia sorella Patricia e mio fratello Pablo.

Ho avuto un'infanzia felice, nonostante il fatto che, come ogni argentino, la mia famiglia sia stata segnata dalle innumerevoli crisi economiche argentine, che esistono ancora oggi, dove l'inflazione, la svalutazione, il cambio sono questioni quotidiane.

Ho iniziato a lavorare all'età di 12 anni presso la farmacia di mia sorella e fino ad oggi non ho più smesso.

Ho studiato Ingegneria Informatica all'UADE di Buenos Aires.

Il mio lavoro mi ha permesso di viaggiare molto e conoscere culture e persone diverse.

Uno dei paesi in cui ho viaggiato di più è stato il Brasile, forse per questo è il posto in cui ho scelto di vivere con la mia famiglia quattordici anni fa.

Attualmente vivo nella città di São Paulo (San paolo).

Ho anche trascorso tre anni lavorando e vivendo a Rio de Janeiro presso la TIM Brasil (Telecom Italia Mobile), dove ho conosciuto molti italiani.

Dal 2014 lavoro in una multinazionale di software, Salesforce, dove sono Technical Account Manager.

Attualmente ho due figli, Micaela e Lucas, con mia moglie Fernanda.

Mi piace la musica.

Suono la chitarra e altri strumenti.

Nel tempo libero collaboro con una rock band di una ONG, che aiuta i senzatetto a San Paolo. "

Nella foto di famiglia, Gaston con la figlia Micaela, il figlio Lucas e la moglie Fernanda.

" Uno dei momenti più straordinari della mia vita è stato scoprire informazioni su mio nonno.

Per diversi anni ho cercato su internet l'origine dei Caramuro.

Non ho mai trovato nulla di sostanziale.

Tutto mi faceva pensare che eravamo gli unici al mondo.

Nel mese di maggio 2019, navigando in internet, ho scoperto il certificato di matrimonio di Miguel Caramuro e Rita Guerreño, i miei nonni paterni.

Lì ho scoperto che Miguel (o Michele) era davvero italiano e che era nato ad "Acherenza", Acerenza secondo il testo nel documento.

Quella stessa notte ho iniziato a cercare il certificato di nascita di mio nonno.

Ricordo di essere andato a dormire alle quattro del mattino del giorno dopo.

Dopo aver cercato il cognome Caramuro e Caramuto, scopro che il cognome è proprio Caramuta.

Ho finalmente scoperto che mio nonno Michele Caramuta era nato ad Acerenza il 25 marzo 1878.

Quel momento è stato emozionante.

Ho potuto condividerlo con i miei figli, che si sentivano magicamente legati all'Italia.

Al loro nonno italiano e ad Acerenza.

E nella mia mente sono apparse le storie raccontate da mio padre su suo padre, che sembravano lontane, ma ora molto più attuali, molto più vicine, molto più reali !

Sto ancora indagando.

Ci sono molte domande a cui rispondere.

Non vedo l'ora di venire in Italia, quando la pandemia lo permetterà, e di ricongiungermi con Acerenza.

Sono stato in Italia diverse volte, ma mai per una questione così personale.

Forse potrò venire, per rimanervi qualche mese.

" La storia dei miei antenati è qualcosa che sto scoprendo attualmente.

Fin da bambino mi sono interrogato sui miei antenati.

L'Argentina è piena di storie di immigrati, ma quella della mia famiglia paterna mi era molto lontana, quasi inesistente.

 

Mio padre parlava poco di suo padre.

Sapeva solo che era morto quando lui era piccolo.

C'erano dei riferimenti all'Italia, dalla provincia di Potenza, a un cognome diverso da Caramuro, ad alcuni campi che aveva mio nonno, a qualche questione politica che fece decidere a mio nonno di emigrare.

Ma erano come storie antichissime, irraggiungibili, non verificabili...

  

Ho vissuto tutta la mia vita con la sensazione che i miei antenati appartenessero alla storia.

Oggi capisco ...................................  "

Nella foto il papà di Gaston, la nonna Rita, la sorella e lui da piccolo

 

                                        

Nella foto il nonno Michele e la nnna Rita

                                   

Dino Salese  (Pescara, luglio 2021)