Acerenza diffusa in Italia e nel Mondo

Vai ai contenuti
Da Acerenzadiffusa in Italia e nel Mondo
Quartiere Italia, Via Roma





Caio Mario Caronna
Determinante nella lotta alla malaria in Basilicata



  • La biografia di Caio Mario Caronna

Caio Mario Crescenzio Nicola Renato Antonio Caronna nasce ad Acerenza il 27 febbraio 1906 in Via Umberto I° al numero 40, da Antonio Caronna, medico chirurgo, e Annina Restaino.


Annina Restaino e Antonio Caronna
Acerenza - Casa natale di Caio Mario Caronna
Antonio Caronna - Foto disastro 1901


Caio Mario Caronna frequenta la scuola elementare ad Acerenza, la scuola media a Potenza e il Regio Ginnasio “Cagnazzi” ad Altamura.


Caio Mario Caronna nel 1916
Liceo Ginnasio di Altamura


Nel 1924 si iscrive alla Facoltà di Medicina della Regia Università degli Studi di Roma, dove si laurea nel 1930.
Conseguì la specializzazione in Malariologia e Puericultura.



Caio Mario Caronna - Università Roma
Caio Mario Caronna - Università Roma


Nel 1931 è Sottotenente Medico di complemento, in servizio nel IV Reggimento Bersaglieri di Torino.

Nel 1932, supera il concorso per Medico Provinciale aggiunto, prestando servizio presso l'Ufficio Sanitario di Alessandria e di Salerno.

Caio Mario Caronna


Nel 1932, supera il concorso per Medico Provinciale aggiunto, prestando servizio presso l'Ufficio Sanitario di Alessandria e di Salerno.
Nel 1934 gli vennero riconosciute le funzioni direttive presso gli Uffici Sanitari prima di Udine e poi di Matera.

Nel 1939 sposa Michelina Lo Piano di Irsina (famiglia originaria di Oppido Lucano).
Coniugi Caronna
Famiglia Caronna (parte)
Michelina Lo Piano



Dal loro matrimonio nascono sette figli: Antonio, Anna, Maurizio, Femina, Bianca, Paolo e Romina.



Del Dottor Caio Mario Caronna molto si può scrivere, vista l’intensa attività svolta nei tanti anni a servizio della comunità nazionale.

Per comprendere lo spessore del personaggio, si possono ripercorrere (brevemente) alcune fasi della sua vita:
  • la permanenza a Matera
  • il periodo della II Guerra Mondiale
  • la permanenza a Potenza
  • la permanenza a Bari
  • l’assegnazione al Ministero della Sanità a Roma.



  • La permanenza a Matera

Arriva a Matera, nella sua Lucania, a metà ottobre del 1936 in qualità di nuovo Medico Provinciale.

Le specializzazioni acquisite in Malariologia e Puericultura gli consentirono di affrontare con immediatezza e molta decisione le gravi ed endemiche problematiche che la malaria, da un lato, e l’elevate mortalità infantile, dall’altra, flagellavano da secoli quelle terre.

Per questo si attivò con un programma di formazione a vari livelli in tutta la provincia di Matera, sia sul personale infermieristico, sia su quello scolastico, particolarmente dedicato alle maestre.

Negli anni di permanenza a Matera dedicò molte energie anche al grave problema della cattiva conservazione degli alimenti nei pubblici esercizi. conducendo diverse azioni di controllo e chiusura di pubblici esercizi per le gravi violazioni riscontrate.



  • Il periodo della II Guerra Mondiale

Nel 1940 il Medico Caio Mario Caronna riceve la chiamata alle armi, dirigendo lo Spedaletto da campo 424.
Distrutta questa unità sanitaria, passò al centro ospedaliero avanzato di Berat in Albania.

Nel 1941, terminate le operazioni militari sul fronte greco-albanese, passò al comando superiore presso il quale diresse il Servizio Antimalarico dell'Armata.
Nel settembre dello stesso anno, la Dalmazia venne occupata dalle truppe italiane.
Fu congedato e comandato a dirigere l'Ufficio Sanitario provinciale di Spalato, oggi città della Croazia.

Molte le difficoltà di una sanità pubblica in tempo di guerra che si trovò ad affrontare, ma sempre onorando il "giuramento di Ippocrate": essere al servizio del malato !

A questo periodo si riferisce l'episodio relativo ad una richiesta fatta ai medici italiani dai capi della resistenza jugoslava, di intervenire per vaccinare i bambini di alcuni villaggi dell'interno, dove si era sviluppata un'epidemia di difterite.
La richiesta avuta tramite l'autista della prefettura faceva leva sul dovere del medico, indipendentemente dallo schieramento politico (.... il giuramento di Ippocrate, infatti).
Con il tacito consenso del Prefetto, dopo un viaggio rocambolesco, il Medico Caio mario Caronna cosegnò ai partigiani jugoslavi una notevole quantià di vaccino antidifterico stipato nell'auto.
Una curiosità: nel viaggio di ritorno, aprendo il bagagliaio dell'auto, trovarono un maiale appena macellato per ringraziamento !!

Successivamente, Caio Mario Caronna rientrò in Italia da Durazzo (Albania) con un peschereccio, il cui proprietario fu convinto "per le vie brevi" a noleggiare l'imbarcazione e trasportare molti militari italiani a Vieste, previa adeguata ricompensa.



  • La permanenza a Potenza

Nel 1943 ritorna in Italia, dove diresse l'Ufficio Sanitario di Potenza fino al 1960, per essere trasferito a Bari.

Tantissime le problematiche sanitarie da affrontare nella Provincia di Potenza e tutte impegnative.

Ma tra tutte, Caio Mario Caronna continua la battaglia per debellare "il flagello", la malaria.

Finalmente, nel febbraio del 1953, presentando la relazione al Comitato Antimalarico provinciale di Potenza presieduto nell'occasione dal Prof. Vincenzo Verrastro, il Medico Caio Mario Caronna annuncia che "Nel 1952, forse dopo millenni, per la prima volta nella provincia, tormentata dal grave flagello, non si è avuto alcun caso di malaria"






  • La permanenza a Bari

Nell'aprile del 1960 il Dottor Caio Mario Caronna prende servizio presso l'Ufficio Sanitario di Bari, dove resta fino al 1965.

Tra le tante attività, segnalo quelle che hanno avuto anche un'ampia risonanza pubblica.

La stesura della "Carta degli Ospedali" della provincia di Bari.
Il problema della polio, che nel mese di giugno del 1962 venne alla ribalta con la notizia della morte di un bimbo, che però risultò non vaccinato.
Nel 1963 si registra la presenza di un "virus misterioso", simile all' Asiatica, che tanta preoccupazione generava soprattutto a livello pediatrico.



  • L'assegnazione al Ministero della Sanità a Roma

Il Dottor Caio Mario Caronna viene trasferito a Roma presso il Ministero della Sanità nel 1965, in qualità di Ispettore, dove rimarrà fino alla conclusione della sua attività professionale.

Pochi mesi dopo il suo insediamento a Roma, viene inviato dal Ministero in Lombardia, dove si era verificata una grave tragedia: otto donne erano morte dopo un'iniezione di "cardiobaina", farmaco che non si produceva più da anni.




  • L'acheruntino Caio Mario Caronna e l'attaccamento alle sue radici

Caio Mario Caronna è stato per tutta la sua vita un vero acheruntino, un lucano, attaccatissimo alle sue radici, attaccatissimo alla sua Acerenza.

Parlava la lingua madre, il dialetto acheruntino, fiero di questo patrimonio linguistico e culturale.
Amava tantissimo la sua Acerenza, che frequentava con regolarità con tutta la sua numerosa famiglia, desideroso di rivedere vecchi amici e luoghi a lui cari.

Grazie Dottor Caronna !





Dino Salese (Pescara, agosto 2021)


* Gli articoli di giornale che sono stati riprodotti sono tratti dalla Gazzetta del Mezzogiorno (varie annate)

 Copyright  2012 - 2024  -  www.acerenzadiffusa.it by Dino Salese  -  All rigths reserved
Torna ai contenuti