Da Acerenzadiffusa in Italia e nel Mondo
Quartiere Italia, Via Castelli Romani
Domenico Gilio
Le poesie
LA NOSTRA CASAPoesia dedicata alla Zia Anna.Lo strappo dal paese d’origine non è rimarginabile.Attraversare il fiume, simbolo di quel luogo, è scelta temeraria.Su questa ferita affiorano ricordi, le speranze; le utopie del futuro fanno del territorio di approdo la nuova Patria d’elezione.
LA NOSTRA CASA
Poiché la nostra casa
un nido fu
sospeso sull’altana,
grido alato dei venti
su tremolante stelo,
verso il limbo
del cielo e il precipizio,
un dì dietro miraggi attraversammoil fiume: oltre noi, temerari, andammo,figli del caos, ombre alla deriva.Torna viva l’infanzia di ogni cosa,Zia!... sui cigli rosa,
da remote sorgenti
si destano le età delle speranze,delle Chimere.Spaziavano i nostri occhi su terrazzedi belvedere a qualche riarsa landao su rade peschiere,
coperte a pergolati,
ricamate di verde.Noi andammo! La terra,promessa di visioni, quando un fuoconell’animo si accende
ed è un croco che sboccia;
un frutto inaspettato
che si morde sul ramo.
Allegria di visi,
scintilla dell’esistere,
tra ciechi andirivieni,
recessi senza fine.
Ora il cerchio si chiude
sanguigno del tramonto.
Ritorna prepotente Fantasiasull’ali d’avventure.La Grazia rapinosa che blandiscela vita e le sue fole:
Orsa Maggiore
Orsa Minore in cielo
sfrigolio
di cerini
del nostro Io bambino.
Gelsomini
fiorenti nella notte,
archi senza parole. E ponti, pontisenz’approdi, nell’infinito vuoto.Chi ci divise, Zia?
Chi ci spinse lontano?
Dino Salese (Pescara, agosto 2020)