Da Acerenzadiffusa in Italia e nel Mondo
Quartiere Italia, Via Castelli Romani
Domenico Gilio
Le poesie
NOTTURNO DI ACERENZAImmaginarsi di essere su un belvedere che dà sulla campagna; farsi inondare dall’armonia dei grilli e dal brillio delle stelle, fino al trillo ostinato dell’ultimo grillo, che apre l’anima a vari interrogativi e ricordi.
NOTTURNO DI ACERENZA
Vastità inenarrabile del cieloe scandito silenzio nel brilliodi stelle, del notturno acheruntino.Straripa un canto arcaico nella valle,letizia della vita,delle cose che accadono invisibili.Si ostina l’armonia, si ripetee più non culla i sogni dei bambini,le diuturne fatiche.In un vuoto recesso o sotto un filod’erba, che si piega avvizzito, un grillo,col suo magico trillo, disperato,anela ad una sotterranea luce,un’infanzia sparita, un suo segretoamore sconosciuto. Folle squillodi tromba di un soldato,che sente la sua via cancellata.Quest’è l’ora suprema dell’ascesi.La Rotonda è un altare, sul pistillodi un fiore, d’irrealesplendore.Passa il vento,
spirito degli spazi, e si dilegua,dove scorrono i fiumi,in un andare senza fine.Quest’è l’ora deserta, la deriva.Vasto Caos irrompe.Inane andirivieni di motoriinfrange la memoria, tenue filoche unisce il bene e il male delle cose:ci scopriamo padroni della vita,ma estranei a noi stessi.Nei verdi piani, un tempodominio della bora,lo scalpitio bramoso dei cavalliche di rado s’udivaspazi vuoti riempivadi primitiva luce.
Inconsapevoli
passavano le donne.Fiori effimeri, da un sorriso nati,giocavano i bambini in quell’albore.
Dino Salese (Pescara, agosto 2020)